L'Albero incantato

L'Albero incantato

venerdì 24 giugno 2011

I Mercatini Rionali

La bellezza dei luoghi storici di una città come Roma può essere legata a molteplici fattori di carattere puramente storico, grazie agli avvenimenti che li hanno interessati, o magari a fattori di carattere architettonico e culturale legati ad una grande valenza artistica. Ma nel caso dei mercati presenti nei maggiori rioni della capitale, il discorso è un po’ differente, poiché la qualità e la bellezza che li caratterizza sono legati ad una molteplicità di aspetti. I più famosi e da sempre ricordati sono il mercato Testaccio o il Trionfale, ma tutti sono legati ad un’anima forte e coriacea costituita dalla gente, dalla popolazione che li anima e li vivacizza. Recarsi in un mercato rionale di Roma significa entrare in contatto con una ricchezza di sensazioni ed esperienze che pochi altri luoghi sono capaci di offrire. Oltre a spostarci tra i banchi, catturandone i profumi e guardando la merce e i prodotti esposti , possiamo capire che questi sono i luoghi dove più di altri vengono anticipati i mutamenti che la città stessa subisce. Infatti, se è vero che storicamente il mercato è un luogo delle tradizioni dove tutto accade e si muove con ritmi e cadenze precisi, a partire dall’apertura e dallo scarico della merce fino alla presenza di banconisti ultradecennali, è altrettanto vero che al susseguirsi dei cambiamenti che interessano la società nel suo insieme anche su di essi è possibile scorgerne gli effetti. Infatti, gli odori che pervadono l’aria sono ricchissimi e il vociare dei venditori raggiunge sempre livelli da festa di paese, ma è altrettanto vero che di fianco ai banchi della porchetta e della cicoria romana troviamo quelli del kebab e dei prodotti importati dall’oriente. Ormai Roma è una città multi etnica così anche i suoi mercati hanno imparato ad aprirsi alle nuove realtà. D’altronde questa è stata sempre una loro grande capacità, come dimostra la presenza di numerosi e affermati banchi e negozi di prodotti siciliani, calabresi e abruzzesi, espressione del carattere accogliente di questi luoghi e della capacità commerciale della gente che li popola. Inoltre ascoltando i diversi suoni delle varie lingue straniere parlate durante le contrattazioni è bello captare le differenze di sonorità e “colore” con il locale romanesco, la lingua ufficiale dei commercianti storici. Davvero curioso, poi, è notare la specializzazione che certi banchi hanno raggiunto: c’è chi offre tutte le varietà di pomodori o chi, invece, ha preparato una meravigliosa esposizione di prodotti legati all’allevamento delle api. E’ bello vedere come possiamo trovare davvero di tutto.

Nessun commento:

Posta un commento