Estetica, etica, fisica e metafisica, gnoseologia, logica, dialettica, fenomenologia. Perdendomi nei meandri del sapere, nei corridoi delle librerie fisiche e virtuali, sfogliando pagine di libri e volumi, ho scoperto pensieri antichi ma ancora attuali o modernizzabili - illuminanti, risolutivi, spiazzanti, anche fuorvianti. Sono i pensieri dei filosofi occidentali che ordinano il mondo in un sistema e che in questo periodo vengono divulgati e adattati editori, studiosi o amanti di filosofia (da Alain De Botton a Luciano De Crescenzo) in funzione e ad uso del nostro tempo. E poi ci sono le idee creative di scrittori o registi-umoristi, che scelgono un sistema filosofico per farne la struttura o la base di alcune loro storie.
Partiamo dalla fine. Sembra una tendenza nuova, ma forse non lo è: alcuni romanzieri, considerati veri talenti narrativi, hanno scritto negli ultimi quarant’anni (solo per interessarci del periodo più vicino a noi), racconti o romanzi in cui il pensiero di un filosofo occidentale o il linguaggio filosofico sono la chiave d’interpretazione dell’intreccio, dell’enigma da scoprire. Le idee di Wittgenstein, di Socrate, o di Hegel costituiscono il tema della storia, approfondito in tutte le sue varianti, personificato da attanti che si scervellano, e che diventano veicoli di divulgazione filosofica, ironici, seri o divertiti. Il lettore, incuriosito, se ancora non conosceva il pensiero del filosofo trattato in quella storia, si fionderà ad approfondire

Nessun commento:
Posta un commento